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“Case Rifugio: arriva il sostegno delle parlamentari alle donne e ai minori vittime di violenza ”

COMUNICATO STAMPA del 30 Settembre 2020 – scarica il PDF

COMUNICATO STAMPA

Case Rifugio: arriva il sostegno delle parlamentari alle donne e ai minori vittime di violenza

Dopo gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto una casa rifugio e le sue ospiti, l’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa annuncia la visita, mercoledì 30 settembre ore 15, del gruppo Interparlamentare, costituito da Laura Boldrini, Stefania Ascari, Vita Martinciglio, Emanuela Rossini, Elisa Tripodi, presso la struttura per sostenere le donne e i minori che la abitano. 

Qualche giorno fa il Telefono Rosa, con estremo dolore e rammarico, si è trovato a dover fronteggiare una situazione spiacevole, subito denunciata. È avvenuto durante un sopralluogo della Presidente dell’Associazione, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, in uno degli immobili sottratti alle mafie e messo a bando dal Comune di Roma per scopi sociali. Le persone che abitano il territorio hanno prontamente reso noto il loro disappunto nei confronti della realizzazione della casa rifugio, che dovrebbe ospitare 5 posti letto destinati a donne e minori vittime di violenza. 

Questo malumore è stato denunciato alla Presidente in termini abbastanza crudi: “Noi in quel palazzo non le vogliamo, ci deprezzano il valore del bene, non sia mai che un giorno i nostri figli dovessero trovarsi in classe con i bambini di quelle donne, ci sono pure molti studi di professionisti in zona, ne risentirebbero anche loro”.

Molte le persone che si sono schierate al fianco dell’Associazione, che da oltre 30 anni è impegnata nella lotta contro la violenza di genere e che attualmente gestisce due case rifugio. Un caso che rende chiaro quanto l’odio nei confronti delle donne sia radicato nella nostra società, in qualsiasi ambiente e ceto. 

“La visita del gruppo Interparlamentare nella nostra casa rifugio – spiega M. Gabriella Carnieri Moscatelli –  è un messaggio importante che dalla politica arriva a tutta la cittadinanza. Queste donne sono donne come tutte le altre con un passato difficile e doloroso che con coraggio stanno affrontando un percorso di rinascita, spesso insieme  ai loro figli/e. Non sono certo reietti della società – prosegue la Presidente-  da trattare come emarginati. Vogliamo che sia chiaro a tutti. Per questo siamo molto contente che le parlamentari si siano interessate a noi e a loro. Nessuno deve sentirsi solo”.